RUGBY WORLD CUP 2023

Avevo dimenticato di avere un blog, in ritardo quindi il pezzo scritto per Tony e che lui ha pubblicato tempo addietro.

Rassegna sovradimensionata, cinque squadre di livello, 3/4 passabili, le altre inutili a far numero per poter avere un format televisivo vendibile. Squadre improponibili che vengono regolarmente disintegrate dalle solite grandi con il gap che sembra aumentare sempre più, comunque senz’altro non diminuisce con risultati tipo 71-3; 96-0; 96-17; 73-0; 60-7; 82-8; 76-0; 84-0; 71-0; 59-5; 52-8. Poi c'è stato anche il 24-23 del Portogallo alle Fiji però, insomma.  C'è da stare allegri visto che il prossimo mondiale passerà dalle attuali venti a ventiquattro squadre.
Al primo turno da segnalare la vittoria francese sugli All Blacks nella partita inaugurale e la grandissima vittoria dell'Irlanda sui sudafricani, favoriti.
Le partite che hanno qualcosa da dire cominciano dai quarti e devo ammettere che è stato un grande weekend di rugby, nonostante la stupidità di un tabellone creato con ranking e valori di quattro anni fa, sono andati oltre le aspettative.
In particolar modo i due quarti che vedevano fronteggiarsi le migliori quattro sono stati di un livello a dir poco pazzesco.
 
Con ordine, l’Argentina supera un Galles tutto sommato deludente. Si dirà che il giallo non dato a Giunti per intervento su Tompkins ha fatto girare l’incontro ma al 35’ un gallese non ha avuto un giallo per un evidente ostruzione che ha negato un evidente possibilità di segnatura argentina. Da li l’incontro è cambiato, gli argentini si sono incacchiati e hanno cominciato a macinare. Alla fine vincono con grande merito. Squadra e pubblico uno spettacolo.

Nel primo dei due quarti assurdi la Nuova Zelanda, neanche tanto a sorpresa, elimina la favorita, sulla scia di cinque vittorie negli ultimi otto incontri inclusa una serie in Nuova Zelanda e del primo posto nel ranking mondiale, Irlanda. Una partita fenomenale. 28-24, 18-17 alla fine del primo tempo, 3 mete a 2. L'accuratezza neozelandese, bella da vedere, accoppiata ad un livello fisico adeguato ribalta il pronostico.

La partita si apre in equilibrio, gli All Blacks sembrano meglio disposti e infatti ottengono due calci e si portano sul 6-0 prima che Fainga'anuku raccolga un lob di Beauden Barrrett e schiaccia in meta, poi trasformarta, all'angolo, 13-0. L'Irlanda risponde con Aki ma non riesce a dare continuità al gioco, la palla la vedono poco e i neozelandesi producono un latro periodo di forte pressione che  termina con un'altra meta. Il giallo al mediano di mischia neozelandese Smith consente agli irlandesi di guadagnare campo e di andare in meta con Gibson Park quasi allo scadere della prima frazione, l'equilibrio della gara sembra cambiare ma l'intervallo giunge a puntino.

Nel secondo, epico, il Sud Africa ha la meglio sui fenomenali padroni di casa per solo un punto. Resiste in inferiorità numerica, sin bin a Etzebeth, il miglior giocatore al mondo.La chiave, il ricorso costante alla mischia, che considerano a ragione la più forte, in ogni occasione possibile. Su ogni calcio francese, l'estremo sudafricano chiamava il mark e chiedeva la mischia. Nonostante gli avanti dovessero tornare indietro ottenevano due risultati. 1 che le vincevano praticamente tutte riguadagnando terreno con gli uomini schierati e 2 eliminavano qualsiasi possibilità di contrattacco francese alla mano neutralizzando di fatto Dupont il più possibile. Well done, un ppiano astuto ottimamente eseguito. Ora han già dato la formazione per la semifinale:invariata.Non credo che gli inglesi avranno scampo.

Inglesi che dal canto loro hanno la meglio caparbiamente ma non senza difficoltà contro le entusiasmanti Fiji vittime della loro stessa indisciplina e del caos che riescono a creare in partita. Partita bella, confsionaria, a tratti entusiasmante. Sul 24 pari ci ho creduto, la forza di questi guerrieri del pacifico mi entusiasma subito ma subito sono ricaduti nei loro vecchi difetti e concedono due calci che danno la vittoria agli inglesi, disciplinati e forti il loro, gli va riconosciuto. A nulla è valso l'assalto finale ancora una volta caotico e indisciplinato.

prevedo una finale Sud Africa - Nuova Zelanda e una vittoria dei primi, lo penso dall'inizio. Lo scrivo oggi così poi magari rimango smerdato.

Infatti. Quasi agli inglesi riesce lo sgambetto, bravissimi nel concepire ed eseguire l'unico piano che, forse poteva funzionare, calci lunghi. Esattamente ciò che gli sprinboks avevano perpetrato alla Francia la settimana prima. Prestazione monumentale egli avanti della rosa e vantaggio che è durato fino al 77' senza che in verità ci fosse qualcosa che lasciasse pensare a qualcosa di diverso da una vittoria inglese, invece. Ma alla fine lo potenza springbok riesce a produrre la meta che vale il sorpasso. Seconda vittoria consecutiva di un punto.

Nell'altra semifinale, in realtà una partita da primo turno, la Nuova Zelanda passeggia sull' Argentina (che comunque ha fatto un bel torneo ma va in seminfinale grazie al tabellone). Tripletta del favoloso e imprendibile Will Jordan e prestazione a tutto tondo. Al di la del (poco) valore dell'avversario questa prestazione rinforza la mia convinzione che questi All Blacks sono ben più forti della considerazione che li ha preceduti a questo torneo. Visti così potrebbero anche vincere, l'argentina comunque non li ha impegnati veramente. Sabato prossimo vedremo.

Due modi opposti di vedere la stessa cosa. Dovrebbe andare così: Sud Africa chiuso, calci lunghi e palloni tenuti dentro, tutto sulla mischia alla ricerca di calci di punizione, Nuova Zelanda che cercherà di tenere botta in mischia per poi andare al largo e cercare di segnare mete.

E' andata così e, come pronosticabile, la prima visione ha avuto la meglio sulla seconda. Ma non è stata ne scontata, ne netta e neppure semplice,

Primo tempo brutto, catenaccio sudafricano e tanti errori, specialmente in rimessa laterale, specialmente all blacks, ma anche tanti in avanti, troppi. 12-6 il parziale e l'episodio che forse ha condizionato l'incontro, il sin-bin poi tramutato in espulsione del capitano neozelandese.

Meglio il secondo, più avvincente. La Nuova Zelanda nonostante l'inferiorità numerica (che verrà pareggiata due volte), caparbiamente cerca di imporsi alla sua maniera, ma i bruti in verde operano una pressione tremenda e soffocano tutto, gli errori continuano come prima, adesso anche il Sud Africa sbaglia le rimesse. Gli All Blacks trovano una meta che però viene annullata per in-avanti breccato dal TMO nella touche precedente. Poi segnano e si portano a -1. Barrett, uno dei tre non ricordo quale, sbaglia il calcio del sorpasso, e poi ancora un calcio di punizione. Quest'ultimo errore sgonfia definitivamente i neozelandesi che s'inchiodano mentalmente. I Sud Africani li controllano senza troppo penare negli ultimi 3/4 minuti e sono campioni del mondo per la quarta volta.

Successo meritato, come sempre in questo gioco, e terza partita consecutiva, cioè tutte quelle ad eliminazione diretta, vinta per un punto di scarto. Il Sud Africa nel secondo tempo non ha più segnato neanche un punto. L'indisciplina costa, ancora una volta, carissima, agli AB. Ogni tanto però sarebbe bello veder vincere una squadra che gioca.

Per me ad ogni modo troppi muscoli, troppa lotta greco-romana, troppo arbitro, troppa moviola e troppo anti-rugby quando squadre come Inghilterra e soprattutto Sud-Africa giocano esclusivamente per indurre l'avversario in errore a distanza dai pali raggiungibile dal proprio calciatore. E vincono il mondiale. 

La contesa quando c'è è sempre appassionante, ma il gioco offerto è davvero palloso. Do credito comunque alla Nuova Zelanda per averci provato alla sua maniera fino in fondo ed esserci quasi riuscita con un uomo in meno (discutibile anche il giallo a Kolisi rimasto tale) i cinque punti lasciati giù da Barrett sarebbero probabilmente bastati.

Infine l'Italia: deludente. A livello di risultati ha fatto quello che doveva fare: vittorie contro Namibia e Uruguay, ma il modo in cui sono venute le sconfitte contro Nuova Zelanda e Francia, quest' ultima in particolare, vista tutto sommato la discreta figura al Sei nazioni, è stato davvero umiliante. Si può argomentare per settimane, mi limito a dire che se non si placca non si vince. Il livello di fisicità (e cattiveria) è ancora ben lontano da quello delle migliori, la gente va fermata altrimenti le partite si perdono. C'è altro ovviamente ma non ho voglia di star qui ad argomentare.

Che due coglioni....meno male che è finita.



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