THE DAY THAT PUBS RUN DRY




In occasione dei test autunnali, uno sguardo ai fatti dell' autunno di quasi cinquant' anni fa quando il piccolo grande Llanelli ospitò uno delle più leggendarie formazioni All Blacks di ogni tempo, quella capitanata da Ian Kirkpatrick.

L’incontro, inserito nel tour neozelandese delle Isole Britanniche, celebrava i 100 anni della fondazione del club. Gli Scarlets avevano una delle loro migliori squadre di sempre allenata da Carwyn James che alla guida dei British Lions nel tour dell’anno precedente aveva vinto la serie di test-match contro gli stessi All-Blacks. L’attesa per la partita e le aspettative del pubblico erano enormi, ma i favori del pronostico erano tutti per i neozelandesi.

Il mattino della partita Llanelli era una città in preda ad uno stato di euforia collettiva, oltre 20.000 persone si riversarono all’interno di Stradey Park già dal mattino, gli ingressi furono chiusi per tutto esaurito ore prima del calcio d’inizio.

Le fabbriche chiusero in anticipo per permettere agli operai di recarsi alla partita, l’intera città chiuse per mezza giornata, gli unici che avevano qualcosa da fare , ricorda qualcuno, erano i dottori sommersi dalle richieste di un giorno di malattia, scene incredibili ovunque e aspettative alle stelle. 

Il mediano di mischia neozelandese Chris Laidlaw , studioso e poi diplomatico, scrisse un anno dopo a questo proposito “Il club rugbistico gallese è l’incarnazione vivente dell’istituzione sportiva che funge da fulcro centrale per la vita dell’intera comunità. Per questo motivo la devozione verso il gioco è piu profonda e durerà più a lungo in Galles che non in Nuova Zelanda.” Forse il pronostico non sarà azzeccato, ma la descrizione sicuramente si.

Con l’avvicinarsi del calcio d’inizio l’atmosfera all’interno dello stadio, un autentica cattedrale della palla ovale, si fece elettrica. I canti salivano possenti al cielo, in contrasto l’atmosfera nello spogliatoio degli Scarlets si manteneva tranquilla con il capitano Delme Thomas che fece il suo discorso, dopo aver ingurgitato la sua dose prepartita di uova crude accompagnate da un buon numero di bicchierini di sherry: ‘Oggi portiamo la maglia rossa, rappresentiamo la nostra comunità, la nostra città, la nostra contea, il nostro paese, e abbiamo la possibilità di scrivere la storia’. Quando ebbe finito davanti ai suoi giocatori quasi commossi Carwyn James riprese in mano la situazione ed esortò: ‘ dovete pensare, pensare e ancora pensare. E’ un gioco mentale, state concentrati e pensate’, lo ascoltarono.

La partita cominciò bene per gli Scarlets che guadagnarono un calcio di punizione dopo cinque minuti, ma il tiro finì sulla traversa. Il mediano All Black Colling raccolse il rimbalzo e calciò in touche per liberare fuori dai 22 metri.

L’occasione per gli Scarlets di portarsi subito in vantaggio sembra sfumare, ma Bergiers partì a razzo da centrocampo, intercettò il calcio prima che uscisse, e corse a tutto  gas verso l’area di meta, dove si tuffò schiacciando per il 4-0; la trasformazione del grande Phil Bennett mandò il parziale sul 6-0, da non credere! La folla che gremiva il campo impazzì di gioia.

La partita fu durissima, la reazione dei neozelandesi rabbiosa, condotta con una fisicità tremenda che qualche minuto dopo fruttò un calcio di punizione con il quale accorciarono sul 6-3. I giocatori del Llanelli comunque resistettero e, ispirati dal capitano Delme Thomas e dal loro leggendario mediano d’apertura Phil Bennett che gesti un’enorme pressione con audacia e maestria, riuscirono a contenere gli attacchi all black. Gli sforzi della mischia furono enormi, nel secondo tempo riuscirono a conquistare persino un'altra punizione che Andy Hill segnò dalla lunga distanza fissando il risultato sul 9-3, punteggio sul quale si chiuse la partita.

 Un pezzo di storia del rugby era stato scritto, i giocatori furono portati in trionfo dalla folla che si riversò sul campo intonando i tradizionali cori che sfondarono il cielo plumbeo di quel piovoso pomeriggio e salirono alti nel cielo.

La partita, maschia e brutale fece storcere il naso ai puristi dell’estetica ovale, ma diede ai tifosi degli Scarlets a tutti i tifosi gallesi e agli appassionati ovunque essi fossero, qualcosa da ricordare per sempre.

“E’ stata la partita più dura che mi sia mai capitato di giocare” disse anni dopo il terza linea Gareth Jenkins”.

Quella sera l’intera popolazione della città si riversò nei pub per celebrare la storica vittoria e i festeggiamenti continuarono fino alle ore piccole quando i locali cominciarono a chiudere per aver esaurito qualsiasi tipo di bevanda alcolica disponibile. La sbronza collettiva, se possibile, fu ancora più colossale della vittoria ottenuta dai beniamini locali. 

Purtroppo oggi nell’epoca del professionismo le squadre in tour non giocano più contro i club, il rugby moderno non ha più tempo per l’epica romantica, i ritmi sono cadenzati da un calendario iper-funzionale e inflessibile, ma le immagini di quella partita e le testimonianze di chi ne prese parte non sembrano essere intaccate dal tempo e mantengono intatto la loro grande carica emotiva, come l’immortale foto del tabellone segnapunti con la scritta in gallese:

LLANELLI 9

SELAND NEWYDD 3

 Quel giorno, mercoledì 31 ottobre 1972, passò alla storia come “il giorno che asciugarono i pub”.

 Le squadre:

 Stradey Park, Llanelly 31 Ottobre 1972

 

Llanelly                                                        New Zealand

 

Roger Davies                                 15          Joe Karam

John J. Williams                            14          Brian Williams

Roy Bergiers                                  13         Bruce Robertson

Ray Garvell                                   12          Mark Sayers

Andy Hills                                     11          Duncan Hales           

 

Phil Bennett                                   10         Bob Burgess

Chico Hopkins                                9          Lindsey Colling

 

Tony Crocker                                  1         Craig Murdoch

Roy Thomas                                    2         Ron Ulrich

Barry Llewellyn                              3         Graham Whiting

Delme Thomas (c)                          4          Andy Haden

Derek Quinnell                               5          Pole Whiting

Tom David                                      6         Alistair Scown

Hefin Jenkins                                  7          Alan Sutherland

Gareth Jenkins                                8          Ian Kirkpatrick (c)

Commenti

  1. Il libro di Terry McLean su quella lunga tournée, dal titolo "They missed the bus", ci fa ben capire quale gruppo di ribelli componesse la squadra di Kirkpatrick. Fu il canto del cigno per l'allenatore Vodanovich che già aveva perduto la serie del 1971 con i British Lions e quella dell'anno prima contro di Noi (Springbokke) in terra sudafricana.

    RispondiElimina
  2. Ah dimenticavo. Per quella vittoria del Llanelli, Max Boyce compose la poesia dal titolo "9-3".

    RispondiElimina
  3. Bella, non la conoscevo. In effetti una squadra All Blacks che perse parecchie partite tra cui quella contro i Barbarians della famosissima meta di Gareth Edwards

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo, il 23 a 11 a Cardiff. Peraltro il 31 ottobre è una data nefasta per i neozelandesi. Nel 1978 in tournée persero 12 a 0 dal Munster al Thomond Park di Limerick. Ciao

      Elimina

Posta un commento

Post più popolari