STAGIONE 2021/22: RIASSUNTINO

 

E' finito il campionato di Serie A 2021/22, la stagione non ancora. 

Ha vinto il Milan allo sprint  sull'Inter dopo aver a sua volta inseguito. Una bella vittoria, colta con convinzione e impegno da una squadra partita senza il favore dei pronostici. Diciannovesimo titolo della serie, a undici anni di distanza dall'ultimo.

Una vittoria che viene da lontano e che merita considerazione nonchè di ricordarsi da dove erano partiti. Dal giorno dell'acquisizione della società da parte del fondo Elliot che evitò di fatto un fallimento di cui nessuno voleva parlare, quindi dall'affermazione di Paolo Maldini alla guida delle cose di calcio e conseguente piede nel culo a Boban, e dall'arrivo di Gazidis per conto di Elliott , un mago già all'Arsenal. Ricordarsi sempre dell'intervista alla presentazione di Pioli: "Abbiamo salvato il Milan dalla serie D" - dissero tra le altre cose - era vero. 

Molto bravo Pioli che ha grandi meriti, si è prestato all'opera di ricostruzione della squadra accettando ed inserendo via via i nuovi e allenandoli pazientemente, sempre in maniera positiva e propositiva. Nessuno slogan, nessuna etichetta modaiola sullo stile di gioco, serietà allenamenti e giocare, parecchia gente giovane e brava. Mi cospargo quindi il capo di cenere, non lo avrei mai creduto in grado di vincere uno scudetto.

Tutto mentre in società è continuata l'opera di risanamento a tal punto che oggi il Milan è di nuovo appetibile ed è imminente la vendita ad un nuovo fondo d'investimenti. Quest'ultima frase la detesto, preferirei che le cose andassero in ben altra maniera ma sono rassegnato.

Esprimo tutta la mia ammirazione per Rafael Leao e la sua stagione favolosa, un giocatore fenomenale, imprendibile, da Real Madrid. Giusto il premio della critica come miglior giocatore del campionato, stesso dicasi per il portiere. Menzione per Tonali che si sveglia in tempo ai primi di marzo e per Giroud, giustamente dosato vista l'età, ma quasi sempre decisivo. Molto bravo Theo Hernandez che si conferma ad alti livelli, il suo gol all'Atalanta resta emblematico della stagione rossonera, fortissimamente voluto. E' decisamente una vittoria del gruppo e della sua volontà di affermarsi, tante partite sono state vinte soffrendo, col minimo scarto e credendoci sempre, nei minuti finali.

E' stata la corsa al titolo più incerta degli ultimi anni, una corsa a tre, culminata nell'ultimo mese in uno sprint tra le due milanesi. L'Inter perde il recupero di Bologna che si rivelerà infine fatale. Un grazie a Radu per la papera.

Terzo il Napoli  che è stato anche in testa per un po. La squadra per me comunque è meno forte delle due milanesi, e forse anche della Juve.

La Juventus ha profondamente deluso, non è bastato il ritorno di Allegri. Squadra in rifacimento e pilastri del ciclo vincente ormai a fine corsa. Nessuno ancora tra i presenti mi pare in grado di diventare il condottiero di una squadra che vince, pochi  mi paiono all'altezza di una squadra che vuole dominare. Il cambio al vertice nella dirigenza è sicuramente una spedizione punitiva di John Elkann nei confronti del cugino, caduto in disgrazia con le recenti debacles di superlega, plusvalenze, esame di italiano di Suarez e altri cazzi che hanno gettato discredito sull'immagine della vecchia signora. Prevedo tempi grami.

Stagione in chiaroscuro per la Lazio, forse meno forte di altri anni. Problemi in difesa vedi il caso Acerbi e la brutta stagione di Luis Alberto non all'altezza. Per me colpa di Sarri che sembra avere un problema con i giocatori forti (secondo lui quando era al Chelsea il problema era Hazard). Sarri che si conferma un enigma o neanche tanto, quando le cose non vanno per il verso giusto da la colpa ai giocatori. Finiscono quinti e vanno in UEFA, più o meno quello che ci si aspettava. Quello che fa la differenza, soprattutto per chi le squadre le segue, è il come. Ma sembra non importare più molto. Immobile rivince la classifica dei marcatori, per la quarta volta. e scrive un'altro pezzettino di storia del calcio italiano. Più di lui solo Nordhal.

Sulla Roma invece avevo grosse aspettative. Stravedo per Abraham e Smalling, in più Mkhitarian, Pellegrini, Mancini, Zaniolo (pur se un gran coglione), ma poi non ho fatto i conti con l'egocentrismo autolesionista di Mourinho e con il grave infortunio di Spinazzola, chiudono al sesto posto. Avrei voluto vedere gli stessi giocatori a Milano vestiti in rossonero...  Buono il cammino in Europa dove sono in finale con l'occasione di scrivere un po di storia vincendo la prima edizione della nuova Europa Conference e mettere qualcosa in bacheca.

Quasi buona la stagione della Fiorentina che cede un po nel finale, boh? Buca l'Atalanta, era ora. Guarda caso con il cambio di proprietà agli americani, quasi contemporaneamente il rendimento cala vistosamente. Non è un caso. 

Di tutti gli altri non mi importa. 

Retrocede il Genoa, una retrocessione annunciata. La situazione è talmente confusa e grave che faccio fatica a capacitarmene. Me lo aspettavo da un po, negli ultimi cinque campionati era stata evitata solo per compiacenze varie di squadre ai quali l'ignobile ex-proprietario aveva fatto favori riempendo la squadra di cadaveri dai costi esorbitanti levandoli di torno ai suddetti amici che ripagavano venendo a perdere la nostra partita da ultima spiaggia a Marassi, due volte ero presente. Aveva giurato di rivonarci il giorno che apparve uno striscione di pesanti insulti alla di lui genitrice e lo ha fatto. Incalcolabili ed insensate girandole di mercato ad ogni sessione che hanno via via impoverito la squadra fino ai livelli di oggi, improponibili ed inguardabili. Ambiente e spogliatoio devastati dall'ovvia incertezza del non si sa chi resta, chi va, chi gioca perchè è scritto nel contratto e chi dopo un po non può più giocare perchè altrimenti una clausola contrattuale farebbe scattare un riscatto milionario. Porcate vomitevoli, perpetrate sulla pelle di un club glorioso  e della sua tifoseria che meriterebbero non tanto il posto che gli spetta, che è sempre quello che meriti, ma rispetto questo si. Uno str**zo vendicativo e in malafede. E' riuscito pure a garantirci altri anni di patimenti vendendoci ad una holding americana che compra ed affitta aerei e ne sta mettendo in piedi una calcistica tra Italia, Brasile, Belgio e Francia basata sul moneyball e in cui tutto sarà uguale per tutti a Rio de Janeiro, Genova o Liegi non importa.

Sul loro operato sorvolo, mi son già fatto abbastanza sangue marcio. Faccio un paio di nomi, Shevchenko, Yeboah e Blessin, chi segue sa. Più qualche dato tipo tre vittorie in tutto il campionato e 7 gol fatti in 16 partite con il nuovo allenatore. Una pena senza fine e senza uguali.

Ci fanno compagnia Venezia, mai pensato che ce l'avrebbe fatta e Cagliari, che invece non mi aspettavo così male.

Pesa sulla retrocessione di questi ultimi la grave vicenda Salernitana. Non  avrebbe dovuto iscriversi, poi iscritta in deroga, poi prorogata la deroga e quindi salvata in extremis oltre i termini di scadenza della deroga e aiutata dalla stessa ex-proprietà ad ingaggiare il maneggione Sabatini e il comunque bravo Nicola. Una delle cose più sporche cui abbia assistito da quando seguo. Prenderanno sicuramente il posto di Preziosi e del Genoa come nave immondezzaio. Auguri.

Per quanto riguarda il VAR, più si va avanti e più si copre di ridicolo, come ridicoli sono tutti gli addetti ai lavori che si affannano a giustificarne l'esistenza in barba agli errori incredibili e a volte pure arbitrari, nonostante  si capisca che pensino il contrario. Diventerà (per me già lo è) un mezzo per pilotare ancor di più le cose. Ipocriti e pagliacci.

Salgono in A Lecce e Cremonese. I salentini continuano orgogliosamente nella loro gestione fatta in casa che ha già dato due promozioni in A. I lombardi vanno su un po a sorpresa, la squadra l'avevano anche ma ad inizio stagione i Fagioli, Gaetano, Zanimacchia non erano certezze. Bravo Pecchia ad amalgamarli al meglio col resto del gruppo. Una bella promozione paragonabile un po alla vittoria del Milan al piano di sopra. Adesso Pecchia se ne va, preoccupato più di de stesso che non di chi gli ha dato la possibilità di mettersi in luce e della prospettiva di dover lottare fino all'ultimo minuto per salvarsi. Più comodo il contratto (sicuramente già pronto) con una squadra già collaudata e una società con più mezzi (Udinese o forse Hellas). Che poi sulle potenzialità economiche della proprietà della Cremonese qualcosa da dire ce lo avrei.

Retrocede in C l' Alessandria dopo una sola stagione. Squadra debole e una fatica tremenda tutto l'anno culminata con la sconfitta interna nello scontro diretto col Vicenza (che poi retrocede allo spareggio) all'ultima giornata.

Risorge il Novara dopo il fallimento della scorsa estate, vince il girone A della Serie D a mani basse grazie anche ai gol, 35(!), del carneade albanese Vuthaj.

Altrove:

Clamoroso, controclamoroso, crudele e poi, diciamocelo, vergognoso in Belgio. L'Union St. Gilloise della cui miracolosa resurrezione avevo parlato qualche mese fa avrebbe, fino al 2010, vinto il campionato, concluso dopo 34 giornate in testa alla classifica con 77 punti, 5 in più del Bruges e 13 in più dell'Anderlecht. Non più, perchè dal 2011 in Belgio hanno introdotto playoff per tutto: scudetto, zona UEFA, zona qui, zona la, retrocessione e non so che altro. Quindi le prime quattro si affrontano poi in un girone partendo dalla metà dei punti ottenuti in  campionato ma sempre con tre punti a vittoria (gravissima ingiustizia). Ebbene i gialloblu non hanno retto la pressione e sono ceduti di schianto perdendo i due scontri diretti col Bruges alla terza e alla quarta giornata del girone, finendo dietro tre punti che son diventati quattro oggi con la sconfitta in casa con l'Anversa e il pari tra Bruges e Anderlecht. Vince il Bruges, ancora, 18° titolo. Mavaffanculo.

L'inculata del Liverpool all'ultima giornata mi ha parzialmente ripagato. Spero ne prendano un'altra il 28 a Parigi. Corporate football, non ci riguarda.

I Rangers sfiorano il successo europeo ma perdono la finale di Europa League, una partita evento come poche altre con 42.000 tifosi dentro lo stadio e oltre centomila fuori, ai rigori. L'Eintracht Francoforte è una squadra un po migliore, ma quel tiro di Jack al 118'...  Gli infortuni di Morelos e Hagi nel momento decisivo della stagione si rivelano assai costosi, molto meno del cambio di allenatore a novembre. Il titolo va ai dirimpettai cittadini. Comunque una bella risalita dopo il fallimento e la quarta divisione di dieci anni fa. Un bel viaggio da Peterhead 2012 a Siviglia 2022.

Miracolosa la salvezza dello Sparta Rotterdam in Olanda, e notevole pure quella del Cadice in Spagna.

Vittoria scontata del PSG in Francia non senza figuracce per un paio di sonore sconfitte, l'acquisto di Ramos e di Messi ormai finito. Corporate football, we don't give a fcuk about it. Sprofonda in serie B il glorioso Bordeaux, forse gli farà compagnia il St.Etienne, che è ancora la squadra più titolata del Paese e dovrà fare lo spareggio con l'Auxerrre.

Scontato anche l'esito in Bundesliga, una pizza totale. Mi vien da pensare al Kaiserslautern 1947/48 che nel girone  Sud-Ovest segnò 151 gol in 26 partite e fu battuto in finale e ai tempi in cui in diciotto stagioni ci furono undici diversi campioni nazionali. 

Più interessante in Teutonia la serie B dove si presentavano ai nastri di partenza un mucchio di ex-squadroni: Schalke 04 (7 titoli), Amburgo (6), Werder Brema (4), Norimberga (9), Hannover 96 (2), Fortuna Dusseldorf (1) oltre a St.Pauli, Karlsruhe (1) e Dynamo Dresda. L'han spuntata Werder e Schalke, l'Amburgo, terzo è andato allo spareggio con la 16ma della bundesliga, l' Hertha BSC, altra ex grande e perde in casa 2-0 dopo aver vinto l'andata a Berlino guadagnandosi un'altra stagione in Serie B, l'orologio rimarrà fermo un'altro anno. Serie B che ritrova il Kaiserslautern di cui sopra che riemerge dopo un po dalla palta della terza serie.

Infine il Casa Pia, gloriosa ex umile compagine lisboense emanazione dell'omonima Opera Pia orfanotrofio è stato promosso in Serie A dopo un'avvincente susseguirsi di sorpassi e controsorpassi nella serie B portoghese. Aveva partecipato alla prima edizione della serie A nel 1938/39 piazzandosi ultimo con 1 vittoria e 9 sconfitte. Mi piacerebbe se questa volta andasse meglio.


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