SERIE A 2019/20: Riassuntino
E’ andato in archivio ieri il campionato di Serie A 2020/21, l'ultima giornata non aveva più niente da dire a parte il nome della terza retrocessa,
riassuntino:
Ha vinto la Juventus. Trentaseiesimo scudetto, nono
consecutivo.
Un’altra pagina storica per il calcio italiano per chi ha
sempre letto almanacchi, classifiche e statistiche, l’ennesima conferma
degli squilibri di un movimento che ha quasi completamente cristallizzato i
valori al vertice e non riesce più, salvo rare eccezioni, a produrre
concorrenza o emozioni sportive. Squilibri figli dell’assurdo sistema di
distribuzione degli ingenti ricavi televisivi.
Nove campionati vinti di fila, diciamocelo, sono una lagna
infinita.
Non siamo più al punto che un Verona o un Cagliari non riescono più a
vincere uno scudetto, qui non ce la fanno più neanche l’Inter e il Milan, anche se bisogna ammettere che quest’anno è stato un po diverso.
La differenza finale
di un punto però non inganni, il successo è un po più netto di quel singolo punto, ma molto meno degli anni precedenti.
Il cambio in panchina voluto dalla
dirigenza bianconera per migliorare la qualità del gioco, non ha dato i risultati
sperati . La squadra ha faticato parecchio è mi è parsa più ripetitiva che spettacolare. Mi chiedo se senza Ronaldo ce l’avrebbero fatta comunque, la mia
risposta è no.
La Lazio ha rivaleggiato a lungo con la Juve, l’ ha battuta
due volte nettamente ma dalla ripresa in avanti ha faticato a trovare la
continuità necessaria per rimontare punti. La Juve ne ha avuta anche meno ma i
punti di vantaggio le sono bastati. Ha comunque giocato un mucchio di grandi partite.
L’Inter di Conte costruita per detronizzare i bianconeri
finisce solamente un punto dietro avendo passato, dopo un avvio promettente, più di metà stagione
virtualmente fuori dai giochi.
Rendimento altalenante. Forse la rosa è
incompleta, certo Conte non ci mette quel tantino in più necessario e scarica
poi le colpe sugli altri, prima i giocatori, adesso la dirigenza.
L'unica nota veramente lieta è stata l’Atalanta, che
chiude terza a pari merito con la Lazio ottenendo il miglior piazzamento in
Serie A di sempre, record di punti e di gol segnati (98, ventidue in più della
Juve)e una lunga sfilza di partitoni spettacolari; miglior squadra del
campionato. Una conferma rispetto alla stagione precedente più che una sorpresa vera e propria. Alla vigilia della partita di Torino, ma anche alla fine dp quel primo tempo ho pensato per un attimo che avrebbero potuto farcela. Gasperini era l’uomo di Agnelli, senz’altro, non Sarri.
Deludente il Napoli, Ringhio ha raddrizzato un po la barca e
messo in bacheca una Coppa Italia tutt’altro che disprezzabile.
Deludente il Milan fino all’interruzione ma strepitoso dalla
ripresa in avanti. Un grande Ibra trascina e fa metà del lavoro di Pioli salvandogli
la panchina.
Deludente il Torino, partito con ben altri obiettivi, ma con
gente come Mazzarri e Longo dove vuoi andare?
Indifferenti tutti gli altri a meno che non si sia tifosi
interessati.
Pessimo il Genoa che si è salvato ieri sera, squadra scarsa
e inguardabile. Una stagione orrenda, la quarta di fila, figlia della politica
presidenziale di esclusivo commercio di calciatori abbinato alla vendetta sua
personale verso i tifosi. Speriamo che meni le tolle in fretta perchè finchè resta
rimaniamo un malato terminale.Ci stà uccidendo.
In B ci vanno come da pronostico due delle tre neopromosse, la terza, l’ Hellas, fa un bel campionato e finisce nona. Le accompagna la SPAL per la quale ad inizio stagione avrei predetto una salvezza: cessione
di Lazzari o paracadute tv? .
Ciro Immobile scrive un pezzettino di storia, con i suoi 36
gol, 12 dal dischetto ed eguaglia Higuain 2016 che di rigori ne aveva tirati
solo tre.
Sono stati assegnati 186 rigori, l’anno prima erano stati
122 dieci anni fa la la metà alla media di quasi cinque a giornata.
Specchio del
effetto prodotto dal VAR che ha reso il gioco insopportabilmente cavilloso,
banalizzato fasi di gioco come rigori e gol annullati per fuori gioco, ormai
buone per creare sensazionalismo ad esclusivo uso e consumo televisivo.Oltre ad aver reso consapevoli i giocatori di cosa si deve fare per ottenerli o per reclamarli nel caso delle squadre più abbienti. Un vomito.
Per tutti i sostenitori di VAR, moviole varie et similia il consueto andate a fare in cu*o.
E’ stato un campionato che verrà ricordato a lungo,
purtroppo, come un mucchio di altre cose, per l’effetto prodotto su di esso dal
covid-19 che ha rovinato e stà rovinando la vita del pianeta.
Non ho
controllato ma penso si tratti del campionato di Serie A che è durato più a
lungo. Era cominciato il 24 agosto 2019 è finito ieri, quasi un’ anno dopo, in
stadi completamente vuoti causa protocolli di sicurezza anti-pandemia.
Dalla
ripresa si è giocato praticamente tutti i giorni.
La stagione ad ogni modo ancora non è finita, adesso
ricominciano le coppe europee e non è marzo, è agosto.
Le partite senza pubblico ad ogni modo, in tv, non si
possono vedere.
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