ASHES: UN' ALTRA DEBACLE


Due parole su qualcosa che mi interessa moltissimo, da tanto: gli Ashes, per me la sfida sportiva più importante che esista nonchè la mia preferita.

Non che mi aspettassi una vittoria inglese, ma la loro rovinosa capitolazione nel terzo test ha ulteriormente amplificato ed aggravato le considerazioni sulle due sconfitte precedenti, entrambe già di per se molto pesanti.

Una serie segnata già dalla prima palla lanciata in assoluto, uno splendido leg-side yorker di Mitchell Starc. Il modo in cui Burns gioca, però, è imperdonabile: mezzo passo sull' off-side che lascia scoperto il suo leg-stump. La lunghezza del lancio è perfetta, il rientro all'ultimo micidiale. Il clip sul leg-side è in ritardo e il leg-stump di Burns vola via.

Ma perchè, mi chiedo, un professionista, un battitore d'apertura dell'Inghilterra gioca la prima palla di cinque partite da cinque giorni, across (the line)? Non è mai sano giocare across palle che arrivano così, ma la situazione avrebbe richiesto un colpo difensivo. Poi magari usciva comunque lbw ma avrebbe sottinteso tutt'altro modo di giocare. 

Conseguenze del gioco corto secondo me, il tipo di colpi idioti che si giocano nelT20 dove errori madornali come questo non hanno quasi mai conseguenze perchè il gioco è talmente corto da non doversene curare.

Se è vero che la IPL è il più noto (e ricco) campionato ad over limitati, è anche vero che  in nessun posto al mondo si giocano tante partite limited overs come in Inghilterra. Nell'ultimo decennio, la federazione inglese, ECB,  ha mirato esclusivamente al lato affaristico del gioco, schiacciando la tavoletta dell'acceleratore giù al massimo. Sono stati ricostruiti gli stadi più importanti, resi funzionali ad un certo tipo di intrattenimento, ad un certo tipo di pubblico, dove il gioco che si svolge quasi diventa un contorno a tutto quello che viene offerto intorno ad esso, pranzi, aperitivi, drinks, perfino piscine ho visto. Ormai la realtà dello sport all'americana è qui, il trend mi sembra ormai ben piantato ed irreversibile. Hanno spinto al massimo il T20, introdotto il nuovo ed inutile 'Hundred' e marginalizzato  il County Championship e i Test Match. Così facendo hanno spinto i ricavi alle stelle, banalizzato il cricket e trovato nuovo pubblico cui poco importa cosa succede in campo, ma paga ingressi, consumazioni e abbonamenti tv. Così il First Class cricket e il suo livello sono finiti alle stalle. I giocatori sono ovviamente concentrati a giocare 20 overs, al massimo 50, che sono più remunerativi e di conseguenza adattano il loro modo di giocare, in particolar modo i battitori che prendono molti più rischi. Succede poi che la capacità di pazientare viene meno, perchè lo stare dentro non ha nessun significato nel T20, ma poi quando giochi un test match contro una squadra forte son dolori.

In una parola gli inglesi (e gli indiani) hanno rovinato il gioco, ne hanno ogni diritto, è roba loro, ma almeno gli indiani hanno una squadra da test match formidabile. Gli inglesi invece fanno pena.

Primo test match perso per 9 wickets.

Secondo test match perso per 275 runs

Terzo test match perso per un innings e 14 runs.

Sconfitte pesantissime, ma sull'ultima mi vorrei soffermare un attimo. Sconfitta per oltre un innings contro una squadra che aveva segnato 267, un punteggio assolutamente medio se non qualcosa meno. Questo credo sia il dato più significativo ed insieme sconfortante sullo stato del cricket inglese.

Certo sono campioni del mondo, titolo assegnato a chi vince la rassegna iridata sui 50 over, non senza controversia su quel tentativo di run-out che colpisce la mazza di Stokes, e comunque dopo un tiratissimo incontro e un altrettanto tiratissimo super-over finale. Certo sono primi nel ranking mondiale T20, ma poi quando arriva il test match si squagliano come neve al sole. I dirigenti continuano sicuramente a contare soldi, ma i battitori continuano a contare ducks e la squadra sconfitte e figuracce.

Anche i lanciatori a dire il vero non hanno risolto un granchè, ma non è una novità, in Australia si sono sempre trovati male. Certo, viste le partite e visto Lyon, la gestione inglese degli spin bowlers è stata men che ideale, a star bassi. 

Questa squadra ha collezionato una serie di record negativi impressionanti: per la quinta volta in sei tour hanno perso l'urna nel minimo tempo necessario, stavolta prima del lunch del terzo giorno del terzo test, mai così rapidi. Mai un così alto numero di ducks, mai una così bassa percentuale di conversione di 25 in 50 (13% contro 49% medio di tutte le altre squadre); 68 il punteggio col quale sono stati eliminati nel secondo innings del test di Melbourne è il più basso di sempre in terra australiana dal 1904, nello stesso innings il debuttante Scott Boland ha chiuso con un'incredibile 6/7 al lancio. Solo cinque volte in sei innings i battitori inglesi hanno raggiunto i 50 runs, Root tre volte e Malan due. Le scorecards degli innings inglesi sembrano le  nostre dell' Idle, ultracinquantenni dilettanti italiani.

Insomma un disastro. Alle porte un'altro 5-0 cioè l'umiliazione totale. I dirigenti continueranno a dire che per salvare i test-match è necessario inventarsi altri format per racimolare i soldi necessari. Cari signori, un conto è quello, tutt'altra storia continuare ad inventarsi nuovi format fatti apposta per l'audience televisiva mondiale e farci guadagni enormi di cui i test-match non hanno bisogno. Quel che è peggio è che i test non ti viene neanche voglia di guardarli.

Spero continuino a prendere legnate a lungo, se le meritano.



Commenti

  1. Premesso che io seguo solo la Red Ball (first-class in Inghilterra e test-match), per cui limited overs (e ODI) e T20 per me sono inesistenti (figurati quindi cosa ne penso del The Hundred!), dobbiamo prendere atto che la medesima Red Ball economicamente non è appetibile. Non siamo più nel secondo dopoguerra dove la gente, affamata di libertà e ritorno alla vita normale, gremiva gli stadi del Cricket, del Calcio e delle due forme di Rugby, ad ogni pié sospinto. Adesso serve solo qualcosa di "rapido" e che "dia un risultato in giornata". La gente arriva allo stadio e se ne va col "result". Non vuole più, in larga maggioranza, una sospensione agli "stumps" con rinvio al giorno seguente. E non ha la pazienza di aspettare i secondi innings. Gli acuti amministratori del Cricket hanno realizzato tutto ciò settando il "prodotto Cricket" su one-day, ODI e T20. Come scrivi bene tu gli unici a gestire bene la Red ball al momento sono gli indiani sia perché il costo dell'entrata negli stadi è bassissimo, sia perchè come popolo non hanno altro con cui svagarsi nello sport che conta. Tanto che nell'attuale Ranji Trophy la passione cresce alle stelle ogni stagione.
    Quando nel 2019, con le Ashes da ospitare in casa, la ECB (federazione inglese-gallese) dette priorità massima all'organizzazione del Mondiale ODI, fu chiaro che ci si dirigeva dove si poteva fare il massimo dell'introito. In quelle Ashes 2019, a parte l'utilizzo di tragici giocatori come Bairstow e Buttler a scapito soprattutto di Foakes, uno dei due opener era tale Jason Roy mentre a numero tre batteva Joe Denly: gente che giocava poco nel County Championship e che di conseguenza era poco abituata alla concezione del sapere aspettare quando giocare i colpi d'attacco a maggior ragione con la new ball. Ne sono seguite due stagioni in cui, covid a parte, non si è fatto nulla per riportare la Red Ball al centro del programma della federazione i cui dirigenti, ricordiamolo, sono eletti dalle Contee.
    Pertanto l'annunciata morte inglese di queste Ashes era largamente prevedibile. Mi fa piacere che anche il cauto Jonathan Agnew (della BBC Sport) si fosse già esposto in tal senso prima dell'inizio del primo test a Brisbane. "Siamo male preparati, non c'è la giusta concezione del gioco ed andare a casa dei Green Baggies con queste carenze significa naufragare".
    Ben difficilmente finirà con un risultato diverso da 5 a 0.
    Custodiamo, pertanto, nei nostri più amati ricordi i trionfi del 2005, del 2009 e soprattutto del 2010/11. Essi non torneranno più. Perchè non ci sono più i dirigenti e le volontà di riportare in cima al ranking la nazionale inglese di Red Ball. E' un prodotto economicamente non spendibile. Allora ecco il mediocre Bayliss e il volenteroso Silverwood a traghettare la squadra dai fasti delle gestioni Fletcher e Flower al fondo più profondo della mediocrità.
    Ci piace ricordare il 1981? Scordiamocelo.
    Infine: accolti come la "scelta decisiva" per tornare a potere combattere ad armi pari con l'Australia nelle Ashes, i Central Contracts altro non han fatto se non creare una élite di giocatori che oramai nulla hanno a che vedere con le proprie contee di appartenenza. Venendo a mancare loro nel County Championship (chiediamo a Bairstow e Buttler, ma anche a Root, Stokes e compagnia cantante) viene a mancare l'interesse del pubblico che sempre più diserta il campionato. A catena la reazione diventa che l'interesse per la nazionale diminuisce e la ECB si allinea investendo altrove risorse e sponsorizzazioni.
    Mai come oggi la fatidica frase el 1882, con cui si celebrava ssarcasticamente la morte della nazionale di Cricket Inglese, è in auge. Ma con una differenza: allora tale frase fece nascere la più meravigliosa rivalità nella storia dello sport mondiale di sempre. Oggidì è invece il coperchio che inchioda la bara sul decesso di tale nazionale.

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    1. Si si, ma infatti lo dico, non che mi aspettassi qualcosa di diverso. Resto comunque incredulo davanti alla scelta del colpo giocato da un'apertura inglese sul primo lancio dell'intera serie. Perfino io avrei giocato un altro colpo (ma sarei sicuramente uscito in ogni caso). Al limite poteva fare uno sweep. La gente vogliosa di normalità e libertà dell'immediato dopoguerra non c'entra un cazzo tantopiù che libertà in Inghilterra ce l'hanno sempre avuta e per questo hanno combattuto due guerre mondiali, loro giocavano a cricket, non noi in Italia.
      Comunque si, la dirigenza è l'unica responsabile del disastro, con l'aggravante che lo fanno per soldi.
      Ribadisco il mio disgusto e la mia disistima e il mio augurio ad altre infinite batoste. Almeno fino a quando non cambieranno direzione

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    2. e poi, visti sti brocchi, perchè uno come James Vince non gioca più in nazionale? Almeno è bello da vedere

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