GRANDI PARTITE DIMENTICATE: 1996/97 Chesterfield 3-3 Middlesbrough




Tempo di semifinali. Forse già leggermente in ritardo, ma se il mondo non fosse stato colpito da 'sta merda di coronavirus, col calcio saremmo in pieno tempo di semifinali. Ergo la parte migliore della stagione; personalmente la preferita. meglio delle finali stesse.
Nell'ultracentenaria storia della FA Cup molte sono state le partite assurte nel tempo allo status di 'mitologia classica del calcio', una di queste fu senz'altro la semifinale della stagione '96/'97 disputata ad Old Trafford il 13 aprile '97.
A contendersi un posto in finale scesero in campo il Middlesbrough (al tempo) milionario di Bryan Robson, imbottito di costosissimi stranieri tra i quali gli italiani Fabrizio Ravanelli e Gianluca Festa, oltre ai brasiliani Emerson e  Juninho, contro il modesto ma agguerritissimo Chesterfield militante in terza serie e ormai rassegnato, dopo essere stato a lungo in corsa per la promozione in seconda divisione, ad una posizione di rincalzo immediatamente a ridosso della zona promozione.
Le cose, per i ragazzi in maglia blu, erano andate invece insperatamente bene in coppa. Un cammino più lungo di quello dei rivali di quel giorno, era cominciato il 16 novembre con una vittoria casalinga per 1-0 sul Bury. Avendo superato anche il non irresistibile scoglio Scunthorpe (2-0) , gli Spirities videro così la pallina col loro nome nell' urna del sorteggio per i mitico terzo turno, quello da cui entrano in gara anche le squadre di prima e seconda divisione. La sorte riservò loro un impegno alla portata, Bristol City in casa, terza serie come loro. 2-0 e a vele spiegate nel quarto turno.
Poi due exploit: il primo a Bolton contro i capoclassifica della seconda divisione, che saranno promossi in Premier League a fine stagione, e clamorosa vittoria per 3-2.
Quindi Nottingham Forest (Premier League) e altro miracolo: 1-0 davanti uno strabocchevole Saltergate tutto esaurito. Poi altro miracolo dall'urna del sorteggio che assegna loro il Wrexham, appaiato in classifica e giunto non si sa bene come fino a li. Beaumont sigla l' 1-0 che vale la semifinale.
Emanazione calcistica dell’omonima città famosa per il suo grande mercato e per la guglia storta del duomo, ma non per le sue gesta che, sebbene sia la 4° più vecchia d’Inghilterra (1866) e quindi del mondo, non aveva al tempo (e neanche in seguito), mai disputato un campionato nella massima serie inglese. Una dozzina di campionati di seconda divisione in tre intervalli tra il 1899 e il 1951 era tutto quello che gli ‘Spirities’ potevano vantare quel giorno in quanto a blasone calcistico.
Il Middlesbrough dall’alto dei suoi 60 campionati disputati nella massima divisione, sebbene senza mai aver vinto alcun trofeo, contava comunque su una solida tradizione di squadra di Serie A. In più con un nuovo stadio, tra i primi realizzati per cambiare faccia a quello che al tempo era considerato il decrepito calcio inglese e sterline a milioni da spendere, il club si trovava forse nel miglior momento della sua storia. Campionato ed FA Cup ricordo essere stati obiettivi dichiarati durante la gestione Brian Robson.
Entrambe le contendenti erano alla loro prima  apparizione in semifinale.

Questo non impedì comunque ai 25mila i tifosi in blu al seguito,(circa un abitante su quattro della città!), di riempire il campo di Old Trafford con uno strabordante entusiasmo e caricare a dovere i giocatori che, capitanati dal solido e spartano Dyche, giocarono un primo tempo di grande intensità contenendo i più forti avversari (spietata, ma corretta la guardia montata da Mark Jules sul temutissimo Juninho) e colpendo di rimessa con azioni ficcanti, affidate allo scatenato Kevin Davies (sarà questa la partita della sua consacrazione) .
Ci furono due occasioni per il Chesterfield, un tiro in corsa di Morris, e un occasione sventata a pochi passi su incursione dalla sinistra di Davies. Il Middlesbrough rispose con una girata di Ravanelli dal  limite, alta sulla traversa.
Al 37’ lo scatenato Davies involatosi sulla destra viene trattenuto per la maglia e steso da Kinder che viene ammonito per la seconda volta ed espulso, si chiude il tempo sullo 0-0.

                                                                          ll fallo di Kinder su Davies

Dal 46’ comincia un' altra partita: il Chesterfield va all’assalto e dopo pochi minuti Dyche lancia lungo da metà campo, imbecca Davies al limite che di testa smista per Perkins, che controlla, entra in area ma su pressione del difensore che lo ha rimontato spara alto. La pressione dei giocatori in maglia blu aumenta, si posizionano nella metà campo del Middlesbrough con il loro semplice (ma ben eseguito) copione da squadra di terza serie. Un' altra apertura di Dyche per Perkins che controlla sull’out destro serve Davies all’interno che tira in diagonale, la palla attraversa tutto lo specchio della porta dove c’è appostato Morris che mette dentro da un metro. I tifosi del Chesterfield assiepati dietro la porta esplodono in una gioia incontenibile.
Il Middlesbrough sbanda, il Chesterfield acquista sicurezza e continua a comandare la partita , Dyche  distribuisce sicurezza e palloni con il piglio di un sergente maggiore, i suoi ragazzi rispondono per il meglio.
E' ancora Dyche ad imbeccare Morris in un corridoio centrale che s’invola, entra in area e viene contrastato da Festa che goffamente cerca di placcarlo ma finisce per terra. Quindi viene steso da Roberts in uscita, rigore! (e forse anche espulsione), batte Dyche che infila con un’essenzialissima botta centrale, tumulto in gradinata.


                                                                L’esultanza di Dyche dopo il rigore del 2-0

Si prosegue, il Middlesbrough si scuote, Emerson allarga sulla destra per Blackmore che punta il fondo e mette in mezzo dove l’accorrente Ravanelli infila da due passi anticipando il portiere, 2-1.Anche i tifosi del Boro’ riprendono fiato.Bell'ambientino davvero.

                                                                                     L’esultanza di Ravanelli

 La partita prosegue e le emozioni continuano. Al 70’ sull’ennesimo buco di Festa l’episodio che condiziona pesantemente il risultato. Davies dalla sinistra mette mezzo a Perkins che mette a sedere il difensore e dal limite dell’area piccola spara una legnata che picchia sulla traversa, rimbalza in porta ed esce. Perkins e Morris esultano, ma  l’arbitro, pessimamente coadiuvato dal guardalinee e pressato dai giocatori del Middlesbrough non convalida la rete (le immagini mostrano chiaramente che la palla ha varcato interamente la linea, sarebbe stato il 3-1), sul ribaltamento di fronte Dyche stende Juninho in area e stavolta l’ineffabile Mr. Elleray concede il rigore che Hignett trasforma per il più rocambolesco dei 2-2. Risultato sul quale si chiudono i 90’, si va ai supplementari.
E’ il Middlesbrough ora a comandare le operazioni, il maggior tasso tecnico e la miglior preparazione annullano l’inferiorità numerica.
Ci sono due grosse occasioni sparate alta dal limite poi, al 10’ del primo tempo supplementare dopo un bel forcing si completa la rimonta. Azione tambureggiante, Hignett spara un destro sulla traversa, Festa, tra i peggiori fin lì, raccoglie la ribattuta e spara in porta per il 3-2. La metà rossa dello stadio va in orbita.
Il Chesterfield accusa il colpo, il Middlesbrough gestisce e il tempo si chiude 3-2.
Nel secondo tempo supplementare il Middlesbrough tiene e contiene gli sforzi del Chesterfield ormai a corto di energie e forse anche di convinzione, ma.
Ma Jamie Hewitt, terzino destro e unico giocatore nato e cresciuto a Chesterfield, da sempre giocatore e tifoso degli Spirities, quando mancano 65 secondi dal fischio di chiusura si proietta in area  e su cross alla disperata di Beaumont incorna di testa un lob che finisce all’incrocio,  mandando i propri tifosi, e se stesso, in paradiso. E quelli del 'Boro all' inferno.

                                                                          Hewitt e compagni esultano per il 3-3

Mr. Elleray fischia tre volte e manda tutti negli spogliatoi, ma i giocatori del Chesterfield si abbracciano e i tifosi esultano per il miracoloso pareggio strappato quando tutto ormai sembrava perduto.

Nella ripetizione di Hillsborough, il lunedì successivo, il Middlesbrough vincerà 3-0 e andrà in finale.
Verrà poi battuto 2-0 dal Chelsea che segnò il gol più veloce nelle finali di FA Cup con Di Matteo dopo appena 43 secondi.
But worse has to come: a fine campionato il Middlesbrough retrocederà in seconda divisione. Comunque un’altra pagina nell’epica della FA Cup è stata scritta, come sempre quando la squadra inferiore ha la forza e la determinazione di fare andare la partita dove vuole lei.
Peccato per quel gol annullato.


Old Trafford , Manchester 13 aprile 1997
 
Chesterfield 3–3 dts Middlesbrough (0:0; 2-2; 2-3)
 
Chesterfield (4-4-2): Mercer, J. Hewitt, Jules, Holland, (75‘ Beaumont), Williams, Dyche, 
                                   Davies, Curtis, Morris, Perkins, Howard.
 Middlesbrough (4-4-2):  Roberts, Fleming, Kinder, Vickers, Festa, Emerson, Hignett (117’ Moore), 
                                        Mustoe, Ravanelli, Juninho, Beck (39’ Blackmore).

 Reti: 54’ Morris (C), 60’ Dyche (C) rig, 64’ Ravanelli (M), 71’ Hignett (M) rig,  
         100’ Festa (M), 119’ Hewitt (C)
Espulso: Kinder (M) al 38’
Arbitro: D. Elleray (Harrow on the Hill)
Spettatori: 49.640

Playlist:
Song 2 – Blur
Don’t go away - Oasis
Just when you're thinkin' things over - The Charlatans
Unbelievable - EMF

Drink:
a few pints of traditional english ale

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