GRANDI PARTITE DIMENTICATE: DICEMBRE '92 - QUEEN'S PARK RANGERS 4-2 EVERTON
Vacanze di
Natale '92, fu una grande idea passarle a Londra: tre amici, viaggio in
macchina epico attraverso l' interminabile Francia. Poi, appartamento in
affitto a Hampstead, signorile, bello, un posto inglese.
Tanti, forse
troppi i motivi di interesse. Uno di questi fu senz'altro The Flask,
tradizionale pub nell'omonimo vicolo sul cui prolungamento stava il nostro
appartamento; motivo, oltre alla birra: Suggs, Mike Barson e forse qualche
altro si trovavano qui agli albori dei Madness. Eletto pub di fiducia
all'istante.
E' li che
incontriamo mio fratello, che a Londra ci vive, e che ci ha procurato i
biglietti per la partita di oggi pomeriggio, una delle tante che si giocano a
Londra: Queen's Park Rangers - Everton. Si chiama già Premier League, ma anche
se lo notai, sicuramente non ci feci caso.
Un giro di
pinte a testa, qualcosa da mangiare e poi ci mettiamo in movimento, 28
dicembre, pomeriggio freddo, ma freddo di brutto.
Motivatissimi e carburati a dovere ci presentiamo in tribuna a Loftus Road dopo aver attraversato Londra in autobus da Hampstead a Shepherds Bush.
La partita
comincia su buoni ritmi e in sostanziale equilibrio fino a quando il portiere
dell' Everton, il gallese Southall, interviene con le mani fuori area su retropassaggio di un compagno e viene espulso. Sulla punizione seguente la squadra
di casa fa centro 1-0. Ringalluzziti dal vantaggio e dall'uomo in più il QPR
sotto l'abile e compassata regia del capitano, il vecchio Ray Wilkins, comincia
a prendere possesso del campo e della partita. L' Everton comunque tiene bene e
ribatte con palle lunghe e qualche discesa sulla sinistra di 'Pedro' Beardsley,
tutte a cercare l'ariete Rideout che ha ingaggiato un duello fierissimo ed
esclusivamente fisico col gigantesco Peacock, stopper dei londinesi.
Al 45' dopo
l'ennesimo cross, conseguente corpo a corpo tra i due, trattenute e spinte varie,
Rideout colpisce Peacock con un diretto in pieno volto, il difensore barcolla e
resta in piedi. Rideout, in preda ad una furia tremenda è trattenuto dai
compagni che lo persuadono a non colpire di nuovo l'avversario.
Ad ogni modo Mr. Ashby ha visto tutto da vicino e non appena lo scambio di cortesie è terminato espelle Rideout. Sulla ripresa del gioco Penrice fa 2-0 con un bel diagonale in area, fine del primo tempo!
Ad ogni modo Mr. Ashby ha visto tutto da vicino e non appena lo scambio di cortesie è terminato espelle Rideout. Sulla ripresa del gioco Penrice fa 2-0 con un bel diagonale in area, fine del primo tempo!
'Durissima',
mi fa il caro amico evertoniano che mi faceva compagnia quella sera mentre
siamo in coda al bar per prenderci una birra durante l’intervallo.
'Durissima', gli rispondo.
'Durissima', gli rispondo.
Nel
frattempo, qualcosa che sembra un canto corale, un gospel o qualcosa di simile,
comincia a filtrare dagli spalti verso i corridoi sotto la tribuna. Nel giro di
due tre minuti si fa più forte, adesso si distingue, è un coro di incitamento,
ma è una melodia lenta, in crescendo incessante, forte poi fortissima,
bellissima.
Benchè rapiti dal canto non siamo ancora arrivati al bancone e penso: ‘che strano, non è passato ancora un quarto d'ora, che succede?'
Benchè rapiti dal canto non siamo ancora arrivati al bancone e penso: ‘che strano, non è passato ancora un quarto d'ora, che succede?'
Quando
riprendiamo posto in tribuna le squadre sono ancora negli spogliatoi ma ora la
situazione è chiara: sono i tifosi ospiti, che stimo in circa tremila assiepati nella School End e stanno dando fondo alle corde vocali, ben
corroborati da robuste dosi di beveraggi che l’atmosfera natalizia
incoraggia.
I cori si
levano ora altissimi, quando le squadre rientrano l'atmosfera ha
dell’incredibile, il QPR è in vantaggio 2-0, in 11 contro 9, ma il suo
pubblico è ammutolito, fa un freddo cane, e i tifosi ospiti stanno
inscenando uno show che no ho mai visto prima, straordinario!
Sospinto da
questo incitamento poderoso, l'Everton parte a testa bassa, una carica in piena
regola. Ma dopo cinque minuti ancora Sinton, in contropiede, fa 3-0,
I tifosi per
nulla scossi dagli avvenimenti del campo non demordono e i cori si fanno
ancora più imponenti, la squadra risponde come si deve e adesso l'Everton
comanda la partita. Lo svantaggio numerico e di punteggio è azzerato, lo stadio
è in balia di giocatori e pubblico ospite che esercitano un forcing a tutto campo, meglio a tutto stadio.
C'è prima un palo clamoroso, poi una doppietta del nuovo entrato Barlow rimette tutto in discussione 3-2, da non credere!
C'è prima un palo clamoroso, poi una doppietta del nuovo entrato Barlow rimette tutto in discussione 3-2, da non credere!
Uno
spettacolo insieme intimorente ed affascinante, il sostegno dei tifosi ospiti
non cala ma adesso anche il pubblico di casa si fa sentire , il QPR vacilla sotto i colpi dell’ Everton che insiste e attacca a tutto spiano. Beardsley è incontenibile, ora a
destra, colpisce anche una traversa, lo sforzo è massimo. Ma la coperta è corta
e verso la fine in un raro break i londinesi ottengono un corner e sulla
ribattuta di testa della difesa, Sinton spara di prima un missile centrale, gol
e tripletta: 4-2.
Mancano due
minuti, il sostegno del pubblico ospite si spegne rapidamente, ma è stata una
grande partita, giocata come si conviene in campo e sugli spalti.
Loftus Road, London , 28 dicembre 1992
Q.P.R: Roberts;
McDonald,Bardsley,Peacock;Wilson; Holloway, Barker, Wilkins, Sinton; Penrice,
Les Ferdinand
Everton: Southall; Ablett, Keown, Watson, Jenkins; Kenny, Warzycha, Beagrie (48' Barlow), Horne; Rideout, Beardsley
Everton: Southall; Ablett, Keown, Watson, Jenkins; Kenny, Warzycha, Beagrie (48' Barlow), Horne; Rideout, Beardsley
Arbitro: Gerald Ashby (Worcester)
Spettatori: 14.802
Espulsi: Southall (E) al 22’ e Rideout (E) al 45’
Reti: Sinton (QPR) al 27', 51' e 88', Penrice (QPR) al 46’, Barlow (E) al 65' e 72'
Commenti
Posta un commento